Akiem Hicks diventa chiaro: Colin Kaepernick solo a causa delle sue proteste non più in NFL

Colin Kaepernick è fuori dalla NFL solo per la sua protesta? Akiem Hicks ha un’opinione chiara – e cita come esempio un ex quarterback dei Bears.

Il dibattito su Colin Kaepernick e la NFL è di nuovo attuale ed è molto discusso.

L’ex quarterback dei 49ers è rimasto senza squadra per quasi tre anni e mezzo e l’impegno diventa ogni giorno meno probabile. Le ragioni di ciò sono una questione di opinione.

Alcuni sono convinti che Kaepernick semplicemente non abbia più quello che serve per la NFL. Gli altri, probabilmente la maggioranza, sostengono che le 32 squadre non avrebbero osato firmare il partecipante al Super Bowl per la stagione 2012. Sarebbe un rischio troppo grande, causerebbe disordini nello stand e potrebbe infastidire i fan conservatori.

Anche il difensore degli Orsi Akiem Hicks appartiene al secondo campo. Si è subito fatto valere con un esempio del suo stesso team al “Chicago Sun Times”: “Abbiamo ingaggiato Mike Glennon”.

Significato: Kaepernick non sarebbe di gran lunga il peggior quarterback sul mercato, i Bears avrebbero deciso di non stipulare un contratto per Kaepernick nel 2017 non per motivi sportivi ma per motivi di business e invece hanno ottenuto un segnale-chiamata con Glennon, che avrebbe causato meno problemi.

Glennon ha firmato un contratto triennale per 45 milioni di dollari a quel tempo, ha giocato quattro partite dall’inizio ed è stato licenziato alla fine della stagione 2017.

Akiem Hicks: Kaepernick è stato sedato
Quindi Hicks è sicuro: “Penso che avrebbe ottenuto un buon affare senza la protesta”. Kaep è atletico, può condurre l’attacco in tutto il campo e soddisferebbe molti dei criteri di un buon quarterback della NFL.

“Non so se avrebbe firmato un grosso contratto e sarebbe diventato un quarterback della Hall-of-Fame. So solo che lo hanno zittito perché era in ginocchio – o hanno cercato di zittirlo”.

Il destino di Kaepernick era troppo rischioso per Hicks. “Quando Kaepernick era in ginocchio, io e l’85% al 90% della lega pensavamo la stessa cosa. Se scendo e mi inginocchio davanti a tutto lo stadio, sono licenziato. Il mio lavoro, la mia carriera e la mia vita sono finiti”.

I timori di Hicks sono stati finalmente confermati. Ma ai Bears, li rassicura: “Questo non è solo un problema di Chicago. È un problema per l’intero campionato – ci sono altre 31 squadre”.

31 altre squadre che non sono disposte a correre il rischio di dare una chance a Kaepernick. Spetta a ogni squadra decidere quali motivi vuole presentare.

Ma l’esempio di Hicks non è certo facile da confutare.

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4 anni ago
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