I Minnesota Vikings sono in piena corsa per i playoff dopo nove giornate di campionato. E questo nonostante gli infortuni di Kirk Cousins e Justin Jefferson. Il merito è di una cosa in particolare: Kevin O’Connell, uno dei migliori allenatori della NFL.

I tifosi dei Minnesota Vikings hanno probabilmente già fatto i conti con la stagione in corso diverse volte.

In primo luogo, quando i Vikings hanno iniziato la stagione 0-3. Hanno perso contro i battibili Tampa Bay Buccaneers e i Philadelphia Eagles. Persino i Los Angeles Chargers, che si pensava stessero facendo di tutto per perdere la partita, hanno vinto allo US Bank Stadium di Minneapolis.

Dopo che i Vikings hanno vinto quattro delle cinque partite successive, è spuntata una delicata piantina di speranza, che è stata immediatamente stroncata dalla rottura del tendine d’Achille di Kirk Cousins. Fino a quel momento il “capitano Kirk” aveva disputato un’altra stagione eccezionale.

Il fatto che i Vikings fossero privi dei loro due migliori giocatori offensivi, Cousins e Justin Jefferson, in vista della sfida con gli Atlanta Falcons era motivo di preoccupazione per molti tifosi. Alcuni tifosi sarebbero stati addirittura felici di perdere per poter eventualmente mettere le mani su uno dei talentuosi quarterback del draft 2024

Vikings senza Cousins, senza Jefferson, senza possibilità? Non con O’Connell!

Tuttavia, l’head coach Kevin O’Connell non ne ha voluto sapere. Il capo allenatore e playcaller dell’attacco ha messo a punto un piano di gioco contro i Falcons per il quarterback esordiente Jaren Hall alla sua prima partenza.

E ha funzionato! Hall ha iniziato la partita con cinque completi su sei lanci e un totale di 89 yard. Poi è dovuto uscire per una commozione cerebrale

E chi ha preso il suo posto? Joshua Dobbs, appena scambiato dagli Arizona Cardinals. Dobbs non conosceva ancora i nomi dei suoi compagni di squadra. “Sarà per la prossima settimana”, ha scherzato il playmaker dopo la partita.

Logicamente, Dobbs non può essere elogiato abbastanza. Nessuno gli avrebbe rinfacciato di non aver fatto bella figura. Ma il suo allenatore gli ha reso le cose facili e allo stesso tempo efficaci. O’Connell, anch’egli ex quarterback, ha gettato il suo gameplan fuori dalla finestra e ha improvvisato, con pieno successo.

Kevin O’Connell con i Minnesota Vikings: separare il grano dalla pula

La NFL è il campionato più emozionante e quindi anche il più imprevedibile del mondo. Di conseguenza, tutto può accadere in una partita, per non parlare di una stagione. Compreso giocare improvvisamente con un quarterback che non si conosceva nemmeno qualche giorno prima.

Questa situazione separa il grano dalla pula. Quando tutto va bene, molti giocatori e allenatori possono fare bella figura. Ma come ci si comporta quando tutto va contro di noi? Come ci si comporta quando si pensa che il dio del calcio abbia qualcosa contro di noi? Il termine usato dagli americani è “adversity”, per il quale non esiste una traduzione diretta.

Con questa prestazione all’ultimo respiro, O’Connell si è dimostrato uno dei migliori allenatori del campionato al suo secondo anno

O’Connell con i Vikings: playoff al primo anno

Il playcaller ha mostrato di cosa è capace nel suo primo anno. Non solo ha raggiunto i playoff con i suoi Vikings, ma ha anche stabilito un record: Nella vittoria per 39:36 sugli Indianapolis Colts, Minnesota si è trovata ad un certo punto sotto 33-0. Nessuna squadra nella lunga storia della NFL era mai riuscita a fare una rimonta più grande.

Anche se i Vikings hanno perso la partita in casa contro i New York Giants nel primo turno dei playoff, una partita non dovrebbe parlare dell’intera stagione. Soprattutto quando il successo è stato tale nel caso dei Vikings e dell’ex coordinatore offensivo dei Rams.

Chiunque giochi contro i Vikings in questa stagione, e probabilmente anche in futuro, non avrà sicuramente vita facile. Non importa chi sia il quarterback. E non importa quanti giocatori manchino per infortunio.

Finché Kevin O’Connell sarà sulla linea laterale, i Vikings saranno sempre competitivi.