Quinton Dunbar e DeAndre Baker devono essere processati per sospetta rapina a mano armata. Le informazioni provenienti da un mandato di arresto mostrano ora che i due giocatori della NFL avrebbero pagato le loro vittime per ritirare le dichiarazioni.

Quinton Dunbar dei Seattle Seahawks e DeAndre Baker dei New York Giants dovranno essere processati per sospetta rapina a mano armata. Una nuova rivelazione del “New York Daily News” è improbabile che abbia migliorato la posizione negoziale dei giocatori della NFL.

Il giornale aveva avuto accesso al contenuto di un mandato d’arresto che dovrebbe elencare le prove che le quattro vittime della rapina del 13 maggio erano state pagate in denaro presso l’ufficio dell’avvocato di Quinton Dunbar per ritirare le loro deposizioni.

C’erano registrazioni video e messaggi Instagram per dimostrare che il testimone, Dominic Johnson, era l’intermediario che ha organizzato i pagamenti. Secondo il mandato, le quattro vittime hanno confermato di essere state pagate un totale di 55.000 dollari per ritirare le loro dichiarazioni contro Dunbar.

DeAndre Baker potrebbe essere stato coinvolto personalmente
Anche lo stesso giocatore dei Giants Baker è stato coinvolto nel pagamento. Come afferma il mandato, ci sono state diverse telefonate tra lui e l’intermediario Johnson. Per esempio, Johnson gli aveva chiesto di venire nell’ufficio dell’avvocato Dunbars. Baker ha risposto: “Yo, sono in città per prendere i soldi. Quanto vuoi che porti? Cercherò di arrivare il prima possibile”.

Dopo la consegna del denaro, le quattro vittime hanno effettivamente ritirato le loro dichiarazioni. Tuttavia, secondo il mandato, essi “sono stati minacciati ed erano estremamente preoccupati per la loro sicurezza”. Una delle vittime è stata costretta a lasciare il suo appartamento. Un’altra persona ha ricevuto messaggi di testo con foto della sua carta d’identità. Lo stesso documento d’identità che è stato rubato durante la rapina”.

Baker e Dunbar sono accusati di aver rubato denaro e gioielli ad altri ospiti ad una festa con le pistole estratte. Entrambi si dichiarano innocenti.