Denver Broncos: Russell Wilson al punto più basso della sua carriera

Domenica 26 dicembre, ore 22:30 CET: i Los Angeles Rams ospitano il vertice della crisi contro i Denver Broncos nella giornata numero 16. Entrambe le squadre sono da tempo fuori dalla corsa ai playoff.

Di solito questi giochi servono a vendere bene, a tirare fuori il metaforico carrello dal fango e a superare il traguardo in modo ragionevolmente pulito, infondendo ottimismo per la stagione successiva.

I Rams hanno seguito il copione, mettendo a segno 51 punti e realizzando probabilmente la loro migliore prestazione offensiva della stagione. E i Broncos? Non si sono mai presentati al vertice di crisi. Invece, il quarterback Russell Wilson e la squadra hanno continuato a scivolare.

Russell Wilson autocritico dopo la sconfitta

14 punti segnati dai Broncos e rimangono l’attacco più debole del campionato. I Rams, che a volte sono stati superati in difesa in questa stagione, hanno tenuto in scacco Wilson e i Broncos.

Contro i Rams ha completato poco più della metà dei suoi passaggi per 214 yard e un touchdown. Tre intercetti sono finiti sul suo conto. E, naturalmente, si può citare il fatto che la linea offensiva e i wide receiver dei Broncos hanno avuto problemi di infortuni nel corso della stagione, che l’head coach Nathaniel Hackett non sceglie sempre gli schemi giusti e che lo stesso Wilson ha subito per mesi un’immensa pressione da parte di tifosi e media.

Russell Wilson: “Errori imperdonabili “

Ma lo stesso Wilson commette troppi errori. Errori non caratteristici. “Errori imperdonabili”, come dice lui stesso dopo la partita. A volte sbaglia le postazioni di face-off, a volte lancia palloni in finestre di passaggio chiuse, a volte semplicemente sbaglia i ricevitori dei passaggi.

Mr. Unlimited, come si è definito di tanto in tanto in passato, sta chiaramente mostrando i suoi limiti in questa stagione. Al suo attivo ha poco più di 3.000 yard passate, una percentuale di completamento del 60%, dodici touchdown e nove intercetti.

Statistiche che sarebbero costate il posto da titolare a uno o due altri quarterback.

Denver Broncos e la trade Wilson

Però non è così facile per i Denver Broncos: la squadra del Colorado ha lasciato che Wilson costasse loro molto in termini di budget. Per il quarterback e una quarta scelta, i Seattle Seahawks hanno ricevuto dai Broncos le prime e le seconde scelte del 2022 e del 2023 (i Seahawks hanno selezionato Charles Cross e Boye Mafe con le scelte del 2022), una quinta scelta del 2022 (dopo un altro scambio, hanno selezionato il defensive end Tyreke Smith e il wide receiver Dareke Young), il quarterback Drew Lock, il tight end Noah Fant e il defensive tackle Shelby Harris.

I Broncos hanno firmato Wilson nella scorsa offseason con un contratto quinquennale che potrebbe pagargli fino a 243 milioni di dollari. In concreto, la trade lascia ai Broncos poco spazio di manovra nel prossimo Draft NFL e troppo budget salariale investito in Wilson per lasciarlo andare facilmente dopo la stagione.

Perché se venissero licenziati dopo questa stagione, i Broncos dovrebbero ingoiare un colpo a vuoto di oltre 107 milioni di dollari solo nella stagione 2023/24: un incubo finanziario che renderebbe impossibile qualsiasi competitività nella prossima stagione.

Russell Wilson: cosa c’è dopo?

Uno scenario più realistico, ma anche più doloroso dal punto di vista finanziario, sarebbe quello di licenziare Wilson dopo la stagione 2023/24, ma anche in questo caso i Broncos dovrebbero sostenere una spesa di quasi 150 milioni di dollari nei prossimi anni.

L’ideale sarebbe che Wilson ritrovasse in qualche modo la forma, magari con un nuovo allenatore. Anche la sedia di Nathaniel Hackett traballa da mesi.

Tuttavia, se il crollo di forma di Wilson si rivelerà normale, i Broncos non andranno da nessuna parte nei prossimi anni, se non nella terra di nessuno dello sport.

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2 anni ago
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