Un incidente con spari si è verificato nella proprietà del running back Joe Mixon. Ora è certo: non ci sarà alcuna indagine contro la stella dei Cincinnati Bengals
Il running back Joe Mixon non deve temere alcuna conseguenza dopo l’incidente con spari avvenuto nella sua proprietà circa una settimana fa.
Secondo l’ufficio del procuratore, il 26enne non è colpevole di alcun illecito. Sembra invece che un gioco discutibile tra giovani sia sfuggito di mano.
Che cosa è successo? Gli agenti di polizia della contea di Hamilton, Ohio, sono stati chiamati a casa del running back il 6 marzo. In precedenza era stata fatta una chiamata al 911 per “spari”.
Dopo l’arrivo degli agenti non sono stati effettuati arresti, ma un giovane è stato portato in ospedale con ferite minori. I colpi in questione sarebbero stati sparati dalla casa del professionista dei Bengals, secondo quanto riportato inizialmente.
Procuratore di Stato: nessun crimine da parte di Mixon
Il procuratore della contea di Hamilton ha tenuto una conferenza stampa sul RB Joe Mixon dei Bengals Nessuna accusa. https://t.co/z8PAr7sX10
– Mike Garafolo (@MikeGarafolo) March 16, 2023
“La sera dell’incidente, diversi veicoli si sono radunati davanti alla casa di Joe e hanno bloccato la strada. Fuori era già buio. Joe e il suo fisioterapista hanno visto diverse persone con in mano delle armi uscire dai veicoli e correre nella proprietà vicina”, si legge nella dichiarazione del sito di Mixon.
La scena, unita alle minacce delle settimane precedenti, aveva fatto sentire Mixon e il suo fisioterapista minacciati. Temevano anche per l’incolumità dei bambini presenti in casa. Mixon ha quindi informato il responsabile della sicurezza dei Bengals e ha chiesto l’intervento della polizia. Allo stesso tempo, il fisioterapista ha chiamato il 911 da un’altra stanza e i bambini sono stati mandati nel seminterrato.
Tendenza discutibile tra i giovani
“Joe è corso fuori per vedere cosa stava succedendo. Non voleva affrontare nessuno, e non lo fece. Né voleva minacciare nessuno, cosa che peraltro non fece. E non voleva sparare a nessuno, cosa che non è successa”, ha chiarito Schaffer.
Mixon ha detto di aver visto una persona con quella che pensava fosse una pistola che distribuiva istruzioni agli altri. “Quando un’altra persona ha caricato la pistola, Joe è intervenuto e ha impedito che anche l’altra persona caricasse la sua pistola”. Nel processo, si legge, la persona è rimasta ferita, cosa di cui Mixon si rammarica.
Da allora è emerso che i giovani stavano apparentemente giocando a un gioco paramilitare in cui la proprietà altrui viene usata come campo di gioco e vengono utilizzate armi di plastica che sembrano ingannevolmente simili ad armi vere. Questo discutibile passatempo era ben noto alle autorità locali e alle scuole, si è detto.
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