La saga di quarterback più lunga della NFL è finalmente giunta al termine. È dalla primavera del 2020 che Aaron Rodgers sta flirtando con la fine della sua carriera o con l’abbandono della squadra. Ora ha finalmente raggiunto i New York Jets.

Questo crea un vuoto per i Packers per il momento. Tuttavia, i Packers si sono liberati anche del loro miglior giocatore. Tutto fa pensare a una ricostruzione.

Ricostruire? Non a Green Bay

Il general manager Brian Gutekunst ha però deciso di mettere un freno a tutto ciò. “Non vediamo la situazione come una ‘ricostruzione'”, ha detto Gutekunst, secondo quanto riportato da “ESPN”.

“Non importa chi gioca, non importa cosa, l’obiettivo rimane lo stesso. Il fatto che ci siamo lasciati con il nostro quarterback non significa nulla di diverso, giusto?” ha spiegato il 49enne.

Vede dei paralleli con la situazione del 2008, quando anche Brett Favre fu ceduto ai Jets e Rodgers prese il suo posto. “È la stessa situazione di allora. “

Bakhtiari non è d’accordo: “Non importa come la si giri “

Diverso il punto di vista di David Bakhtiari, capitano della squadra e da sempre tackle sinistro di Aaron Rodgers. “Non importa come la si guardi, i Packers stanno ricostruendo”, aveva detto settimane fa al podcast “Bussin With The Boys”.

Ora, in un’intervista a nfl.com, ha aggiunto: “Ci stiamo separando da un futuro quarterback della Hall of Fame. Vogliamo dire che questa non è una ricostruzione? Lo è e va benissimo così”, ha dichiarato l’offensive lineman.

Nonostante ciò, il 31enne non vede l’ora di affrontare la prossima stagione. “Se saremo bravi? Non lo so. Se saremo cattivi? Non lo so nemmeno io. Ma è questo il bello”, ha spiegato Bakhtiari.

I Packers affronteranno molto probabilmente la nuova stagione con Jordan Love, che ha una sola partenza in carriera.