Sempre più squadre della NFL scelgono di non inviare alcun membro del proprio staff tecnico alla Scouting Combine. Alla base di questa scelta potrebbe esserci un timore ben preciso:
La NFL Scouting Combine riprende il 28 febbraio a Indianapolis. Fino al 6 marzo, i giovani giocatori possono mostrare le loro abilità in varie discipline per convincere le 32 franchigie di se stessi prima del draft.
Tuttavia, non tutte le squadre saranno rappresentate in loco. Solo 20 dei 32 allenatori saranno presenti alla Combine. Matt LaFleur (Packers), Bill Belichick (Patriots), Robert Saleh (Jets), Sean McDermott (Bills), Sean McVay (Rams), Kyle Shanahan (49ers), Brian Daboll (Giants), Dennis Allen (Saints), Mike Tomlin (Steelers), Mike Vrabel (Titans), Brandon Staley (Chargers) e Arthur Smith (Falcons) non si recheranno al Lucas Oil Stadium.
No Combine a causa di tentativi di bracconaggio?
Ma non è tutto. Sempre più squadre, tra cui i Green Bay Packers secondo Sports Illustrated, stanno decidendo di non inviare più nemmeno gli assistenti allenatori alla Combine e di lavorare invece nella struttura della squadra.
La ragione addotta dai media statunitensi è che l’assenza potrebbe essere vista come una misura preventiva contro i tentativi di sottrazione di giovani assistenti allenatori. Solo di recente, la lega aveva revocato la regola che permetteva alle squadre di escludere gli assistenti dai colloqui per le posizioni di coordinatore.
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