Delusione per le dichiarazioni di Tom Brady: l’ex quarterback di punta viene rimproverato dall’organizzazione animalista PETA per un commento fatto durante una partita.

Tom Brady ha fatto scalpore sui social media come commentatore della vittoria per 31-14 dei Chicago Bears sui Dallas Cowboys.

Tuttavia, non per le sue analisi, ma per un commento che ha scatenato un’ondata di indignazione e non è stato ben accolto dall’organizzazione per i diritti degli animali PETA.

“Calcia il cane, lancia il casco, fai tutto ciò che è necessario”, ha detto l’ex quarterback di punta.

Le sue dichiarazioni risalgono a una situazione verificatasi nella fase finale della partita, quando le telecamere dell’emittente “FOX” hanno mostrato il wide receiver dei Cowboys George Pickens seduto in panchina mentre sbatteva più volte il casco per terra dopo che un suo passaggio sbagliato aveva portato a un intercetto.

“Kick the dog, throw the helmet, whatever it takes”

Tom Brady maltratta i cani a casa sua pic.twitter.com/OZGYlvmEcb

— Mike Bradley (@RealMikeBradley) 21 settembre 2025

La PETA ha ammesso a “TMZ Sports” di essere rimasta sorpresa dai commenti di Brady, dato che il 48enne è in realtà “amico degli animali”.

“Pertanto, siamo rimasti confusi quanto tutti gli altri dal suo commento sul fatto che ‘a casa prende a calci il cane’.”

Tom Brady: la PETA critica i commenti sui cani

L’organizzazione per la protezione degli animali ha cercato di chiarire a Brady la responsabilità che deriva dalla sua popolarità e di fargli capire che deve essere più cauto quando parla di animali.

“La PETA incoraggia Brady a ricordare che milioni di persone lo ascoltano. E continua:

”Il linguaggio che usiamo può promuovere gentilezza o violenza nei confronti degli animali, e non dovremmo mai considerare normale sfogare la nostra frustrazione su un amato compagno”.

Per chiarire la propria posizione, la PETA ha persino stilato un elenco di espressioni alternative. Al posto di “Kick the dog” (calciare il cane), ha suggerito espressioni come “Act like an ogre” (comportarsi come un orco) o “Back the wrong team” (scommettere sulla squadra sbagliata).