Il “Deflategate” rimane ancora oggi un punto oscuro nella carriera di Tom Brady. Un ex compagno di squadra riferisce ora quanto la superstar fosse sconvolta dopo che le accuse sono venute alla luce

Poco prima del Super Bowl del febbraio 2015, lo status leggendario di Tom Brady ha subito un duro colpo.

Sulla scia dello scandalo “Deflategate”, Brady fu accusato di aver dato istruzioni agli Indianapolis Colts di sgonfiare il pallone da gioco nell’AFC Championship Game dello stesso anno per ottenere un vantaggio.

In seguito a un’indagine, la NFL ha dichiarato Brady colpevole ed è stato sospeso per quattro partite. Anche i Patriots sono stati penalizzati. La franchigia ha dovuto pagare una multa di un milione di dollari e ha perso due scelte nel draft 2016.

Ora l’ex compagno di squadra di Brady, Darrelle Revis, ha rivelato come il quarterback, ora riconosciuto come “GOAT”, ha affrontato la sua squadra dopo che le accuse sono venute alla luce.

“Quando è successo il Deflategate e Tom era il protagonista di tutta la situazione, ci ha contattato come squadra”, ha detto Revis in un recente episodio della serie Apple “The Dynasty: New England Patriots”.

“Si vedeva che era sconvolto”, ha detto l’Hall of Famer riferendosi a Brady, aggiungendo: “Stava davvero piangendo a dirotto davanti a noi”. Lo storico wide receiver Danny Amendola ha riferito che i figli di Brady sono stati vittime di bullismo a scuola a causa delle accuse.

Tuttavia, la questione non ha avuto alcun impatto sul risultato del Super Bowl. I Patriots hanno vinto 28-24 in Arizona contro i Seattle Seahawks grazie all’intercetto tardivo di Malcolm Butler.