L’Halftime Show del Super Bowl getta già le prime ombre. Ora interviene anche il presidente degli Stati Uniti.

La decisione è presa: al Super Bowl del prossimo febbraio Bad Bunny si esibirà durante l’Halftime Show. Nel 2026 il portoricano sarà comunque impegnato in un tour mondiale, ma non si esibirà negli Stati Uniti.

Il motivo: Bad Bunny teme i controlli della polizia dell’immigrazione ICE. Poco dopo averlo confermato, la NFL lo ha presentato come artista per l’intervallo, suscitando grande scalpore.

La mega star ha una posizione apertamente anti-Trump e quindi innumerevoli oppositori nell’America attuale, politicamente molto turbolenta.

NFL: il Super Bowl incontra il vento contrario dal campo di Trump

Il portoricano ha chiarito che la sua rinuncia ai concerti negli Stati Uniti è dovuta principalmente alla politica e alle conseguenti espulsioni dei latinoamericani da parte del presidente americano. “Onestamente sì. È una cosa di cui abbiamo parlato e che ci ha molto preoccupato”, ha commentato in merito all’operato della “maledetta” ICE.

Una preoccupazione che apparentemente non era infondata. Infatti, un consigliere di Trump ha annunciato dei raid durante il Super Bowl.

“Non c’è nessun posto dove si possa offrire un rifugio sicuro alle persone che si trovano illegalmente in questo Paese. Né al Super Bowl né altrove. Li troveremo, li arresteremo, li porteremo in un centro di detenzione e li espelleremo“, ha minacciato Corey Lewandowski al podcaster Benny Johnson.

Bad Bunny ha poi risposto durante un’apparizione al programma ”Saturday Night Live”. Ha ribadito la sua gioia e lo ha espresso anche in spagnolo. Chi non avesse capito avrebbe avuto ancora quattro mesi di tempo per imparare la lingua.

Il monologo di Bad Bunny! pic.twitter.com/pjS0Ejckcg

— Saturday Night Live – SNL (@nbcsnl) 5 ottobre 2025