La NFL Combine 2024 è alle porte. Tuttavia, un certo numero di stelle di prima grandezza non prenderà parte alla manifestazione. Uno sviluppo che si osserva da diversi anni. I motivi sono diversi
40 yard dash, salto in lungo, numerose esercitazioni sul campo, controlli medici, interviste con i giornalisti, colloqui con i rappresentanti delle squadre NFL e, e, e.
In breve: per i giocatori in erba della NFL, l’annuale NFL Combine è ricca di un programma serrato e intenso dentro e fuori dal campo.
Anche quest’anno i migliori giocatori del college potranno mettere in mostra le loro abilità a Indianapolis.
Tuttavia, alcune delle migliori stelle non parteciperanno, o parteciperanno solo in parte. Una tendenza che sta prendendo sempre più piede
Al momento i media riportano che i quarterback più quotati, Caleb Williams, Drake Maye e Jayden Daniels, non parteciperanno alle attività sul campo. Lo stesso vale per il wide receiver Malik Nabers. Non è nemmeno previsto che Marvin Harrison Jr. si rechi a Indianapolis.
Opt-Out: tendenza in aumento
Da diversi anni ormai non è raro che le star saltino gli allenamenti. Lamar Jackson e Kyler Murray hanno rinunciato alla prova delle 40 yard nelle loro rispettive apparizioni e l’anno scorso Bryce Young non ha partecipato a nessuna esercitazione.
Anche diversi allenatori non saranno presenti alla Combine quest’anno. Sean McVay (Los Angeles Rams), Mike McCarthy (Dallas Cowboys), Robert Saleh (New York Jets), Kyle Shanahan (San Francisco 49ers) e Matt LaFleur (Green Bay Packers) hanno già cancellato
NFL Combine 2024: molte ragioni per le rinunce
La decisione di un giocatore di non partecipare alla Combine può avere molte ragioni ed è in definitiva un giudizio soggettivo.
Filosofie di allenamento diverse: l’allenamento per le esercitazioni atletiche è diverso da quello per il football. L’insider della NFL Albert Breer, ad esempio, ha riferito che Marvin Harrison Jr. preferisce lavorare con il suo preparatore atletico e giocare a football piuttosto che investire il suo tempo in esercitazioni di sprint.
Inoltre, cambiare la routine di allenamento e partecipare a test atletici ed esercitazioni sul campo può aumentare il rischio di infortuni.
Combine piena: la Combine, della durata di più giorni, è ricca di appuntamenti. I giocatori si sottopongono a esercitazioni, controlli medici, incontri e interviste con i media dalla mattina alla sera. Da un lato, questo può aumentare il rischio di infortuni e, dall’altro, ridurre le prestazioni in campo e nelle esercitazioni atletiche.
Inoltre, risposte “sbagliate” nei colloqui con i rappresentanti delle squadre o interviste “sbagliate” con la stampa possono far crollare le azioni del giocatore. Di conseguenza, potrebbe essere selezionato più avanti nel draft.
Il Pro Day è preferibile: Questo è un altro motivo per cui i giocatori preferiscono presentarsi al proprio Pro Day (organizzato dall’ex college del giocatore). Le procedure sono familiari e c’è anche la possibilità, a differenza della Combine, di eseguire le proprie esercitazioni.
Dovrebbe anche aiutare i quarterback, ad esempio, a giocare con i wide receiver con cui hanno già sviluppato un’intesa.
Quasi nessun incentivo per i top prospect: anche i top player citati all’inizio non hanno motivi validi per partecipare alla Combine. Sono comunque considerati potenziali prime scelte.
Una buona prestazione alla Combine dovrebbe quindi avere un effetto minimo, mentre una prestazione scarsa potrebbe sollevare dubbi.
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