NFL: Aaron Rodgers si pente delle dichiarazioni sul coronavirus

Durante la pandemia di coronavirus, il quarterback Aaron Rodgers ha affermato di essere “immunizzato” contro il Covid. Una dichiarazione falsa di cui oggi si pente

Sono passati circa tre anni da quando, durante la pandemia di coronavirus, Aaron Rodgers dichiarò ai giornalisti di essere “immunizzato” contro il Covid-19. Innumerevoli giornalisti e fan hanno poi pensato che il quarterback fosse stato vaccinato, ma non era così.

In un libro-verità che sarà pubblicato tra pochi giorni, il playmaker dei New York Jets si pente ora delle sue dichiarazioni dell’epoca.

“Se c’è una cosa che vorrei fosse andata diversamente è proprio quella. Perché è l’unica cosa con cui i critici potrebbero colpirmi”, ha dichiarato Rodgers secondo quanto riportato da “ESPN”.

Quindi il 40enne si rammarica di quanto si sia concentrato sul suo appello alla lega per essere considerato immunizzato secondo le linee guida della NFL.

“Se potessi rifarlo, ad agosto avrei mandato al diavolo tutto. Avrei semplicemente detto loro che sono allergico alla PEG, che non mi sottoporrò a un vaccino Johnson &amp Johnson e che non voglio essere vaccinato”.

Vigorose critiche contro Rodgers

Nel novembre 2021, il playmaker, allora ancora con la maglia dei Green Bay Packers, si ammalò di coronavirus. Non essendo vaccinato, dovette prendersi almeno dieci giorni di riposo. Solo dopo l’infezione si è saputo che il quattro volte MVP della NFL non era stato vaccinato.

Rodgers aveva già chiesto che il suo trattamento omeopatico fosse classificato come una vaccinazione, ma la NFL aveva rifiutato. Le sue dichiarazioni fuorvianti avevano suscitato aspre critiche.

Il libro “Out of the Darkness: The Mystery of Aaron Rodgers” dell’autore Ian O’Connor sarà pubblicato il 20 agosto.

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1 mese ago
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