La trade deadline della NFL sta cambiando? Pare che sei squadre vogliano presentare una proposta

Nuovi sviluppi nella NFL? Secondo quanto riportato da “CBS Sports”, sei squadre hanno intenzione di presentare una proposta alla lega per posticipare la scadenza degli scambi di due settimane, per la precisione dall’ottava alla decima settimana della stagione regolare.

Secondo il rapporto, sono favorevoli i San Francisco 49ers e i Philadelphia Eagles, gli ultimi due campioni della NFC, oltre a Cleveland Browns, New York Jets, Washington Commanders e Detroit Lions.

Secondo il rapporto, tuttavia, non è ancora chiaro se la proposta sarà accettata dai proprietari della NFL durante la riunione annuale della lega che si terrà alla fine di marzo. C’è “disaccordo sia tra i proprietari che tra gli stessi general manager sull’opportunità di spostare la scadenza”.

Per il direttore generale dei Browns Andrew Berry, la questione è chiara: “La nostra lega sportiva professionale ha di gran lunga la scadenza più ravvicinata. Nel baseball e nella pallacanestro la scadenza è dopo circa il 65% delle partite, nell’hockey il 78%. Attualmente siamo al 45%”.

E ha continuato: “La nostra proposta sposterebbe il termine a circa il 55% delle partite giocate, mantenendo l’integrità della stagione”.

Secondo il rapporto, l’esitazione della lega è dovuta al desiderio della NFL di prevenire il tanking, cioè la perdita deliberata per ottenere una migliore posizione al draft.

Un rinvio della scadenza potrebbe indurre le squadre a cedere giocatori importanti se ritengono di non poter più lottare per un posto ai playoff

Il GM dei Browns non accetta l’argomento

Per il GM dei Browns Berry, tuttavia, questo non è un argomento invalidante. “Non credo che i dati lo confermino. Se torniamo indietro e guardiamo i dati dopo la decima settimana, di solito ci sono almeno 27 squadre che sono a sole due partite da un posto nella wild card a sette o otto partite dalla fine”.

La riunione annuale dei proprietari si terrà dal 24 al 27 marzo a Orlando, in Florida.