Non ci si annoia nei Cincinnati Bengals in questa offseason. L’allenatore Zac Taylor è stato ora interpellato su un caso problematico.
L’allenatore dei Cincinnati Bengals dovrà rinunciare a due dei suoi pass rusher durante la preparazione.
Da un lato Trey Hendrickson, che vuole un nuovo contratto con i Bengals. Il suo attuale contratto scade alla fine della prossima stagione. La stella dei Bengals sta boicottando il campo.
Shemar Stewart non ha ancora firmato nulla. La prima scelta dell’ultimo draft e i Bengals sono in conflitto per una nuova clausola. Stewart era presente, ma non ha partecipato agli allenamenti sul campo.
I Cincinnati Bengals non imparano dai propri errori – Un commento
Come riporta “NBC Sports”, Stewart ha ora abbandonato completamente il minicamp obbligatorio, cosa che può fare in qualsiasi momento senza contratto.
A quanto pare, non vuole continuare a creare distrazioni. Infatti, è ovviamente un argomento ricorrente nei media.
Bengals: nessuna fine alle discussioni
Perché Taylor non è da invidiare. Infatti, può influire solo in misura minima, ma deve rispondere alle domande sull’argomento.
Taylor ha spiegato che l’attenzione della squadra è rivolta ai giocatori che sono sul posto. Ha tuttavia sottolineato che tra lui e Stewart c’è una “buona comunicazione” e che hanno avuto “colloqui positivi”.
Per quanto riguarda le trattative in fase di stallo, ha però affermato in modo inequivocabile: “Non farò previsioni”.
Taylor ha sottolineato che Stewart ha partecipato alle riunioni, “è molto positivo in questo senso. Impara bene. E non vediamo l’ora di vederlo presto in campo”.
Taylor è stato anche interrogato sulle critiche esplicite di Stewart, che hanno suscitato scalpore (“A mio parere, i Bengals preferiscono discutere piuttosto che vincere le partite”). Il coach ha mostrato comprensione per la frustrazione del giovane giocatore.
“Penso che tutti i rookie abbiano un processo di apprendimento e noi cerchiamo di formarli al meglio”, ha spiegato Taylor. “In primo luogo, vogliamo proteggere la nostra squadra e il nostro spogliatoio. Capisco che ci sia frustrazione. Questo è stato il suo modo di affrontarla, è suo diritto. E non vediamo l’ora di reintegrarlo completamente nella squadra”.




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