Si parla spesso di giocatori con condanne penali nella NFL. Domenica notte, invece, si è parlato di un assistente allenatore dei Denver Broncos

L’allenatore dei linebacker dei Denver Broncos, Michael Wilhoite, ha ricevuto l’ordine di comparire lunedì mattina presso il tribunale della contea di Denver.

Secondo quanto riportato da “ESPN”, l’ex giocatore dei San Francisco 49ers e dei Seattle Seahawks è stato arrestato ed è ora accusato di aggressione aggravata. Queste informazioni sono state ricavate dai registri della prigione.

Domenica ha dato un pugno in faccia a un agente di polizia dopo un alterco verbale all’aeroporto. Il problema era che Wilhoite non era autorizzato a lasciare la sua auto incustodita nella zona di “drop-off”.

Dopo che l’agente di polizia è caduto a terra e si è ferito, ha “colpito” l’allenatore con un taser nella zona dell’anca sinistra. Wilhoite è comunque riuscito a fuggire con la sua auto.

L’agente di polizia ha poi documentato un forte dolore al mento e lesioni visibili alle ginocchia.

“Questa è una routine che viene eseguita migliaia di volte ogni giorno. Che una cosa del genere finisca con la violenza è molto preoccupante per la corte”, ha detto il giudice in aula lunedì mattina.

Una notte in prigione

Nonostante l’evasione, il 38enne è stato catturato domenica e preso in custodia. Lunedì, la cauzione è stata fissata a 5.000 dollari

I Denver Broncos hanno annunciato quanto segue in un comunicato: “Siamo consapevoli della situazione di Michael Wilhoite e stiamo raccogliendo ulteriori informazioni”.

L’assistente allenatore sta entrando nella sua seconda stagione con i Broncos. In precedenza ha allenato i linebacker dei Los Angeles Chargers nella stessa posizione. Ha iniziato la sua carriera di allenatore con i New Orleans Saints come assistente agli special team e assistente difensivo.