Trey Hendrickson rinuncia, senza troppa sorpresa, al minicamp. Shemar Stewart, scelta al primo giro, è presente ma rimane inattivo.
La situazione tra i Cincinnati Bengals e Trey Hendrickson rimane intricata. Non sorprende infatti che, secondo diverse fonti giornalistiche, il pass rusher non parteciperà al minicamp obbligatorio dei Bengals.
Hendrickson e i Bengals sono da mesi in una situazione complicata, in cui il pass rusher vorrebbe più soldi per rinnovare il contratto. Nel 2025 entrerà nell’ultimo anno di contratto e attualmente guadagna 16 milioni di dollari.
I Bengals, tuttavia, non sembrano disposti a soddisfare le richieste finanziarie di Hendrickson, che negli ultimi anni è stato uno dei migliori pass rusher della NFL.
Hanno rinnovato i contratti dei ricevitori Ja’Marr Chase e Tee Higgins, aumentando i loro stipendi. Hendrickson è arrabbiato, la franchigia rimane irremovibile. Di recente ci sono state accuse reciproche, anche pubbliche.
Resta da vedere se la sua assenza cambierà la situazione. L’unica cosa che cambierà sarà il suo conto in banca, perché la penale per la mancata partecipazione al ritiro è di 105.000 dollari.
Bengals: anche la situazione di Stewart rimane in stallo
Ci sono novità anche sul successore designato di Hendrickson, Shemar Stewart. Il giocatore scelto al primo turno si è presentato, ma non ha partecipato agli allenamenti. Non ha ancora firmato il contratto da rookie.
Mentre i contratti per i rookie sono prestabiliti dal punto di vista finanziario, diverse formulazioni o clausole possono dare adito a negoziazioni (e problemi). Come riporta “NBC Sports”, i Bengals hanno inserito una nuova clausola nel contratto di Stewart.
Questa clausola comporterebbe che, in caso di assenza in un determinato anno, tutte le garanzie rimanenti verrebbero a cadere e non solo quelle relative all’anno in questione, come in precedenza.
Comments
No Comments