Secondo il sindacato dei giocatori NFLPA, i Cincinnati Bengals sostengono una proposta di legge che toglierebbe agli atleti professionisti dell’Ohio la possibilità di essere risarciti per gli infortuni sul lavoro. Se ciò si concretizzasse, potrebbe avere un impatto sulle trattative contrattuali con star come Joe Burrow.
I Cincinnati Bengals stanno facendo pressioni affinché le squadre dell’Ohio non siano più responsabili degli infortuni sul lavoro dei loro giocatori.
“Gli atleti che sono sotto contratto o giocano per una squadra sportiva professionistica non possono presentare, e non possono ricevere, richieste di risarcimento per il riconoscimento di disabilità permanenti”, ha affermato il sindacato dei giocatori NFLPA in un’e-mail inviata ai suoi membri e relativa a una proposta di legge che i Bengals sembrano sostenere.
Secondo la NFLPA, questo priverebbe gli atleti professionisti dell’Ohio di un diritto fondamentale di cui godono tutti gli altri lavoratori. E la proposta di legge avrebbe, ovviamente, una particolare rilevanza per i giocatori NFL dei Bengals, dal momento che il football americano è uno sport particolarmente intenso dal punto di vista degli infortuni.
Motivo di lucro?
Nella lettera, la NFLPA accusa i Bengals di agire per pura avidità di profitto: “In poche parole, questo è un attacco ai vostri diritti di americani e di giocatori protetti dal contratto collettivo. Lo stanno facendo per aumentare i loro profitti”.
Le accuse si adattano al quadro spesso dipinto del proprietario di Cincinnati Mike Brown. L’uomo d’affari è considerato cronicamente avaro.
Ad esempio, la superstar Warren Sapp era pronta a firmare con la squadra dell’Ohio nel 2004, prima che Brown ritirasse l’offerta con poco preavviso.
Scadono i contratti delle migliori stelle di Cincinnati
La notizia è esplosiva anche perché i contratti delle quattro migliori stelle dei Bengals, Joe Burrow, Ja’Marr Chase, Tyler Boyd e Tee Higgings, scadono nei prossimi due anni.
Un prolungamento del contratto del quarterback Burrow dovrebbe essere la priorità assoluta di Cincinnati. Il ventiseienne, tuttavia, si è espresso più volte su questioni politiche, mostrando un’inclinazione più liberale.
Durante le proteste per l’omicidio di George Floyd, Burrow si è chiaramente schierato con il movimento Black Lives Matter e ha chiesto un maggiore sostegno per le persone di colore negli Stati Uniti.
Le accuse sono solo contro i Bengals
È difficile immaginare che le trattative con lui e con altri futuri free agent diventino più facili se i sospetti del sindacato dei giocatori sulla proposta di legge dovessero rivelarsi fondati.
La notizia dell’NFLPA è degna di nota anche perché le accuse sono rivolte solo ai Bengals.
I Cleveland Browns, che sarebbero anch’essi interessati dalla modifica della legge, non sono menzionati nella lettera.
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