Nel Kelce Podcast, il quarterback titolare prende una posizione chiara contro la penalità per taunting. Fa intendere che lui stesso non ha alcun problema a essere schernito
In una delle sue rare apparizioni pubbliche durante l’offseason, il quarterback titolare Joe Burrow ha fatto subito scalpore.
Ospite del podcast “New Heights” di Travis e Jason Kelce, il distributore di palloni dei Cincinnati Bengals si è espresso a favore dell’abolizione di una regola controversa.
Burrow vorrebbe abolire la punizione per chi deride o provoca un avversario.
“Sì, sono a favore del taunting”, ha detto Burrow, esprimendosi contro la regola che prevede una penalità di 15 yard per la squadra interessata in questi casi. Dal 2021, gli arbitri sono tenuti a punire rigorosamente tali infrazioni.
Se il ventisettenne ha ragione, non ci dovrebbe essere alcuna penalità per questo tipo di comportamento.
“Siamo persone adulte e lavoriamo molto duramente. A volte vogliamo dimostrarlo agli altri”, ha detto Burrow, sottolineando che non ha problemi a farsi prendere in giro anche lui.
“I miei sentimenti non vengono feriti da un sacco e da qualcuno che mi prende in giro. Se hai una buona azione, ok. Buon per te”, ha detto nel podcast con i fratelli Kelce.
Tra l’altro, non è la prima volta che Burrow si esprime a favore del taunting. Alla fine di gennaio ha twittato: “Lasciate che i ragazzi facciano taunting”.
Lasciate che i ragazzi scherniscano.
– Joey Burrow (@JoeyB) January 28, 2024
Questo in risposta a una penalità contro Zay Flowers dei Baltimore Ravens nell’AFC Championship Game contro i Kansas City Chiefs di Travis Kelce.
La penalità è costata ai Ravens quella che avrebbe potuto essere l’ultima occasione per ribaltare la partita a 7:17. Alla fine, i Chiefs hanno vinto la partita per 17:10 e il Super Bowl due settimane più tardi
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