Venerdì Andrew Luck ha fatto la sua prima apparizione pubblica a Indianapolis, dove l’ex quarterback ha trascorso tutta la sua carriera nella NFL.

È apparso sul campo dei Colts nell’ambito di una raccolta fondi per il cancro organizzata dall’ex allenatore dei Colts Chuck Pagano.

Su “ESPN”, il 34enne, che ha già dovuto terminare la sua carriera attiva nel 2019 a causa di infortuni ricorrenti, ha parlato del suo rapporto con la città di Indianapolis e con i Colts. La città e la squadra “sono state una parte enorme di me”, ha detto, “con alti e bassi e tutto quello che c’è in mezzo”.

Con lui, la scelta numero 1 del draft 2012, i tifosi dei Colts avevano grandi speranze per il loro primo Super Bowl dal 2006, ma non sono bastate quattro apparizioni ai playoff e un AFC Championship Game.

Tuttavia, Luck ha detto che probabilmente poteva parlare a nome dei suoi compagni di squadra quando ha affermato: “Abbiamo fatto del nostro meglio e spero che abbiamo dato alla gente qualcosa per cui tifare e di cui essere orgogliosi”.

E di certo ha pensato “che l’abbiamo fatto”