Ci sono problemi legali tra Lamar Jackson e Troy Aikman. La stella dei Ravens ha citato in giudizio la leggenda dei Cowboys per violazione del marchio

La superstar dei quarterback Lamar Jackson avrebbe intentato una causa contro l’Hall of Famer Troy Aikman per violazione di brevetti e marchi. Lo riporta “ESPN” facendo riferimento a diversi documenti giudiziari.

Secondo i documenti, Aikman ha cercato di utilizzare la parola “EIGHT” su abbigliamento e borse. Secondo Jackson, però, questo viola il suo brevetto sul numero otto. Sia la stella dei Ravens che la leggenda dei Dallas Cowboys possiedono i diritti di marchio su varie versioni del numero.

La scritta di Aikman “potrebbe causare confusione o errore o indurre in errore il pubblico degli acquirenti”, che potrebbe sapere se sta acquistando prodotti di Jackson o della società di Aikman, ha dichiarato l’avvocato di Jackson nel deposito del 9 luglio.

In particolare, l’attuale MVP, tramite il suo avvocato, ha presentato due reclami all’ufficio marchi contro FL101, una società che figura tra i direttori di Aikman nei documenti della SEC, contestando l’uso di “Eight” su abbigliamento e borse.

FL101 risulta titolare di nove domande di registrazione di marchi per l’uso di “Eight” su una serie di prodotti di consumo, tra cui birra, teli da mare e bevande energetiche.

Jackson, a sua volta, ha depositato domande di marchio per diversi usi del numero otto, tra cui “Era 8 by Lamar Jackson”, “Era 8”, “You 8 yet?” e un logo che presenta un “cane selvatico stilizzato” sopra una scritta con “2018 Era 8 by Lamar Jackson 2018” intorno al cane.

L’avvocato di Jackson sostiene che i suoi marchi per queste scritte sono stati registrati con il numero precedente a “Eight” di Aikman e che i prodotti dell’azienda di Aikman sono “molto simili per suono, aspetto, significato e impressione commerciale” ai marchi di Jackson.

Sia per Jackson che per Aikman, il numero otto ha un significato speciale a causa della loro carriera: per entrambi è stato l’unico numero di maglia indossato durante la loro carriera.